Se le radici affonderanno sempre più nella terra e l’umiltà si radicherà sempre più profondamente in noi, in modo da fare sempre minore affidamento su noi stessi, allora l’Immacolata farà sì che ogni cosa sia per noi soltanto un accrescimento di meriti.
Lavoriamo con prudenza, pazienza, umiltà, ma con costanza, purificando continuamente le nostre intenzioni, per compiere solamente la volontà di Dio per mezzo dell’Immacolata, aiutandoci vicendevolmente con la preghiera, il consiglio e l’azione.
Preoccupiamoci di fare tutto quello che è nelle nostre possibilità, e per il resto rimaniamo sereni, poiché anche l’Immacolata, da parte sua, non trascurerà di dirigere ogni cosa nel migliore dei modi.
A Lei appartiene il nostro corpo, affinché per lei si esponga volentieri alle sofferenze e sostenga spontaneamente le fatiche.
Essere dell’Immacolata, per diventare sempre più puri, con la coscienza sempre più pura, immacolata, come Ella è di Gesù, fino a divenire madre e conquistatrice dei cuori a Lui.
Cerchiamo solo di appartenere sempre più a Lei, lavoriamo sempre per Lei e con Lei, quali strumenti Suoi, e allora riusciremo a non porre barriere e limitazioni a nessuna attività.
Nessuno ci può far del male, se Dio non lo permette, cioè se Ella non vi acconsente. Tutto, dunque, è nelle sue materne mani. Di conseguenza, lasciamoci soltanto condurre da Lei ogni giorno di più, ogni istante di più. Questa è tutta la nostra filosofia.
Se Ella potrà disporre di noi in modo sempre più perfetto, allora anche l'attività missionaria, la conquista delle anime a Gesù attraverso Lei sarà sempre più efficace. Il lavoro, la sofferenza e soprattutto la preghiera produrranno frutti abbondanti.
O Immacolata, Regina del cielo e della terra, rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima, cui Dio volle affidare l'intera economia della misericordia, io, indegno peccatore, mi prostro ai Tuoi piedi supplicandoTi umilmente di volermi accettare tutto e completamente come cosa e proprietà Tua, e di fare ciò che Ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo, di tutta la mia vita, morte ed eternità.
LasciamoLa entrare e doniamo con generosità a Lei il cuore, l'anima, il corpo e tutto senza alcuna restrizione o limitazione, consacriamoci a Lei completamente senza alcuna limitazione, per essere Suoi servi, Suoi figli, Sua cosa e Sua proprietà incondizionata, così da divenire, in certo qual modo, Ella stessa vivente, parlante, operante in questo mondo.
Imitare Lei, dunque, avvicinarsi a Lei, offrirsi in proprietà a Lei, divenire Lei, ecco il vertice della perfezione dell’uomo.
In una parola, essere di Lei, illimitatamente di Lei: ecco il sole che illumina la vita di tanti, tantissimi cuori.
Ogni pensiero, parola, azione e sofferenza dell'Immacolata furono il più perfetto atto di amore a Dio, di amore a Gesù.
Ella ti renderà simile a Se stessa, ti renderà sempre più immacolato, ti nutrirà con il latte della Sua grazia.
Làsciati soltanto guidare da Lei, làsciati plasmare sempre più liberamente da Lei. Vigila sulla purezza della tua coscienza, purificala nel Suo amore.
Non scoraggiarti neppure dopo un peccato grave, anche se commesso più volte. Un atto di amore perfetto ti purificherà.
Che cosa pensavi Tu, o Immacolata, allorché per la prima volta deponesti il Divin Pargoletto in quel po' di fieno? Quali sentimenti inondavano il Tuo cuore mentre Lo avvolgevi in fasce, Lo stringevi al cuore e Lo allattavi con il Tuo seno?
Imitare Lei, avvicinarsi a Lei, offrirsi in proprietà a Lei, divenire Lei, ecco il vertice della perfezione dell’uomo.
Riempi, o Maria, Ti prego, anche il mio cuore della Tua umiltà, del Tuo amore, della Tua riconoscenza!
La croci sono necessarie ovunque, perché anche l’Immacolata è passata su questa terra passando attraverso le croci, anzi lo stesso Gesù non ha scelto una via diversa.
Quando saremo diventati Lei, anche tutta la nostra vita religiosa e le sue fonti saranno di Lei e Lei stessa. L’obbedienza soprannaturale in quanto è la Sua volontà; la castità, la Sua verginità; la povertà, il Suo distacco dai beni della terra.
Ella guida la nostra intelligenza affinché nell’obbedienza religiosa veda la Sua bontà e per Lei non risparmi alcuna diligenza nella ricerca della verità; Ella guida pure la volontà, affinché non ami nulla al di fuori della Sua volontà, riconoscendo in essa la volontà di Gesù Cristo.
Quando ti accingi a leggere qualcosa sull’Immacolata, non dimenticare che in quel momento entri in contatto con un essere vivente, che ti ama, puro, senza alcuna macchia.
Permettiamo a Lei di operare in noi e per mezzo nostro qualunque cosa desidera ed Ella compirà sicuramente miracoli di grazia: e noi stessi diverremo santi e grandi santi, molto grandi, poiché divenendo addirittura simili a Lei.
Ella conquisterà, per mezzo nostro, il mondo intero ed ogni singola anima.
Lasciamoci condurre sempre più perfettamente dall’Immacolata in qualunque posto e in qualsiasi modo Ella vuole collocarci, affinché adempiendo bene i nostri doveri, contribuiamo a far si che tutte le anime siano conquistate al Suo amore.
Ci dobbiamo fondere, divenire una cosa sola con Dio, attraverso l’Immacolata.
E’ così che la vita divina, la vita della Santissima Trinità, scorre dal Ss. Cuore di Gesù, attraverso il Cuore Immacolato di Maria, nei nostri poveri cuori, ma sovente attraverso altri cuori creati. Che questa vita sia l’amore noi tutti lo comprendiamo bene.
L'Immacolata! Giunga Ella accanto alle povere anime spoglie di virtù, si impadronisca dei cuori, e si trasformerà la faccia della terra.
L'unico desiderio dell'Immacolata è di innalzare il livello della nostra vita spirituale fino alle vette della santità.
La Vergine Immacolata, tuttavia, la più perfetta tra le creature, è stata elevata al di sopra di ogni creatura ed è una creatura 'divina' in un modo ineffabile.
L'Immacolata non ebbe mai nessuna macchia di peccato, il che vuol dire che il suo amore fu sempre totale, senza alcun difetto.
L'Immacolata amò Dio con tutto il proprio essere e l'amore La unì con Dio in modo così perfetto fin dal primo istante di vita, che nel giorno dell'annunciazione l'angelo poté rivolgersi a Lei dicendo:
'Piena di grazia, il Signore è con Te' (Lc 1, 28).
L'Immacolata con piena consapevolezza si lascia volontariamente condurre da Dio, si conforma alla Sua volontà, desidera solo ciò che Egli vuole, opera secondo la Sua volontà e ciò nel modo più perfetto possibile, senza il minimo difetto, senza alcuna deviazione della propria volontà dalla volontà di Lui.
Oh, quanto poco ancora è conosciuta la Vergine Immacolata! Quando avverrà che le anime degli uomini ameranno il Cuore Divino di Gesù con il Cuore di Lei e il Padre celeste con il Cuore di Gesù?
L'Immacolata è congiunta in modo ineffabile con lo Spirito Santo, per il fatto che è Sua Sposa, ma lo è in un senso incomparabilmente più perfetto di quello che tale termine può esprimere nelle creature.
L'Immacolata è la Regina dell'universo, la Regina del cielo e della terra. In paradiso tutti La riconoscono loro Regina.
L'Immacolata è uno specchio incomparabile di qualsiasi virtù, perciò la Chiesa La venera e La ammira.
Il vertice dell'amore della creazione che torna a Dio è l'Immacolata, l'essere senza macchia di peccato, tutta bella, tutta di Dio.
L'Immacolata è strumento perfettissimo nella mano di Dio, nella mano della misericordia divina, del Ss. Cuore di Gesù.
La sola invocazione 'Maria', magari con l'anima immersa nelle tenebre, nelle aridità e perfino nella disgrazia del peccato, quale eco produce nel Suo Cuore che tanto ci ama!
Chi non è capace di piegare le ginocchia e di implorare da Lei, in un'umile preghiera, la grazia di conoscere chi Ella sia realmente, non speri di apprendere qualcosa di più su di Lei.
Dalla Divina Maternità scaturiscono tutte le grazie concesse alla Santissima Vergine Maria, e la prima di tali grazie è l'Immacolata Concezione.
Accendete ovunque l'amore e la fiducia verso Maria Immacolata e ben presto vedrete sgorgare dagli occhi dei peccatori più induriti le lacrime, svuotarsi le carceri, aumentare le schiere dei lavoratori onesti, mentre i focolari domestici profumeranno di virtù, la pace e la felicità distruggeranno la discordia e il dolore, poiché c'è ormai una nuova era.
O Vergine Santissima, io credo e riconosco la Tua concezione santa e immacolata, pura e senza macchia.
O Vergine purissima, per la Tua verginale castità, la Tua immacolata concezione e la Tua gloriosa dignità di Madre di Dio, io ti chiedo di implorare per me l'umiltà, una grande castità di cuore, di corpo e di anima, la perseveranza nella vocazione, il dono della preghiera, una vita devota e una morte beata.
Cerchiamo, dunque, di stare sempre più, ogni giorno più vicini all'Immacolata; allora, per questo stesso, ci avvicineremo quanto più al Cuor di Gesù, a Iddio Padre, a tutta la SS. Trinità, perché nessuna delle creature è così vicina alla Divinità come proprio l'Immacolata.
Amiamo l'Immacolata ogni giorno di più, sempre di più. Su questo punto non c'è e non ci può essere alcun limite, mentre Ella purificherà sempre più i nostri cuori dal naturalismo e ci trasformerà in Se stessa.
La devozione all'Immacolata è un segreto che molti ancora non conoscono, o piuttosto la conoscono e la praticano solo superficialmente, mentre, per volontà di Dio, è la sostanza di tutta la santità
Veramente numerosi sono coloro che hanno scritto di Te, o Immacolata! Tutti, però, riconoscono umilmente di non essere stati capaci di scrivere alcunché di veramente degno di Te.
Concedi anche a me di lodarti, o Vergine Santissima, benché io stesso sappia di non esser degno di scrivere di Te e sappia altresì che l'intelletto umano non è in grado di comprendere la Tua gloria.
Tu sei il Rifugio dei peccatori, l'Aiuto dei cristiani, la Regina degli apostoli, dei martiri, dei confessori, di tutti i santi e degli angeli stessi; Tu sei la Madre di Cristo, la Madre del Salvatore, la Madre del Redentore, la vera Madre di Dio.
Ella non è capace di abbandonare nessuno, poiché non si è mai sentito dire che qualcuno, dopo aver fatto ricorso a Lei, sia stato abbandonato.
Qualche volta mi preoccupo per voi, ma mi consolo pensando che l'Immacolata si ricorda di voi assai di più, senza paragone, di quanto io possa immaginare, mentre voi, da parte vostra, desiderate con tutto il cuore di lasciarvi condurre da Lei liberamente.
L'anima offre all'Immacolata i propri atti di amore non come si consegna un oggetto ad un mediatore qualsiasi, ma in proprietà, in piena ed esclusiva proprietà, poiché comprende che l'Immacolata offre a Gesù tali atti come fossero suoi propri, vale a dire li offre a Gesù senza macchia, immacolati; Gesù, poi, li offre al Padre.
Se noi siamo dell'Immacolata, allora anche tutto ciò che è nostro appartiene a Lei e Gesù accetta tutto ciò che viene da noi come se provenisse da Lei, come appartenente a Lei.
Un'anima che è consacrata a Lei, anche se non rivolge in modo esplicito il proprio pensiero all'Immacolata e offre direttamente al Sacratissimo Cuore di Gesù la preghiera, il lavoro, la sofferenza o qualsiasi altra cosa, tale anima procura al Ss. Cuore di Gesù un piacere incomparabilmente maggiore di quello che gli procurerebbe se ella non fosse consacrata all'Immacolata.
Con l'atto di consacrazione noi ci siamo offerti all'Immacolata in proprietà assoluta. Senza dubbio Ella è lo strumento più perfetto nelle mani di Dio, mentre noi, da parte nostra, dobbiamo essere degli strumenti nelle Sue mani immacolate.
La potenza dell'Immacolata è la potenza di Dio senza alcuna limitazione poiché Ella è senza macchia, e la sua potenza si estende su tutto, come la bontà e la potenza di Dio. Potente è, dunque, la preghiera, anzi illimitatamente potente allorché si rivolge all'Immacolata, la quale, appunto, perché Immacolata, è Regina onnipotente perfino sul Cuore di Dio.
Non c'è miglior preparazione alla S. Comunione che offrirla tutta all'Immacolata. Ella preparerà il nostro cuore nel migliore dei modi e potremo essere certi di procurare a Gesù la gioia più grande, di manifestargli il più grande amore
La santa comunione preghiamo nuovamente l'Immacolata, affinché voglia Lei stessa accogliere Gesù nella nostra anima e renderlo felice come nessuno è riuscito a fare finora.
Al più presto possibile l'amore verso di Lei avvampi sempre di più su tutto l'Estremo Oriente, raccogliendo attorno a Lei un numero sempre più grande di anime nell'amore scambievole.
Quanto all'attività della Niepokalanów giapponese e in genere di ogni Niepokalanów o di qualunque altro avamposto che abbia lo scopo di avvicinare le anime a Dio, stiamo in guardia dall'illuderci che il valore di un'opera sia dimostrato dai frutti dell'attività esteriore.
La conversione e la santificazione di un'anima è stata, è e rimarrà sempre opera della grazia divina. Senza la grazia di Dio non si può operare nulla in questo campo, né con la parola viva, né con la stampa, nè con nessun altro mezzo esteriore.
La grazia per noi stessi e per gli altri, invece, la si ottiene con l'umile preghiera, con la mortificazione e con la fedeltà nel compimento dei propri doveri ordinari, compresi quelli più semplici.
Quanto più l'anima stessa è vicina a Dio, quanto più è gradita a Dio, quanto più ella Lo ama ed è amata da Lui, tanto più efficacemente ella è in grado di aiutare anche altri ad ottenere la grazia divina, tanto più facilmente e pienamente la sua preghiera è esaudita.
E noi, conoscendo la nostra debolezza, le frequenti cadute, l'allontanamento da Dio, ci rivolgiamo a Lei proprio per questo: per ottenere ogni sorta di grazia per noi stessi e per gli altri.
Perciò, il valore di ogni Niepokalanów dipende unicamente ed esclusivamente dalla vita di preghiera, dalla vita interiore, dal nostro personale avvicinamento all'Immacolata e, attraverso Lei, al Cuore di Gesù.
Per facilitare a noi l'attività volta al bene delle anime, Dio permette piccole croci di vario genere, dipendenti o indipendenti dalla volontà altrui, provenienti o meno da una volontà retta.
Per essere sinceri, la natura inorridisce di fronte alla sofferenza e all'umiliazione, ma alla luce della fede quanto sono necessarie esse per purificare la nostra anima e, perciò, quanto debbono esserci gradite! quanto contribuiscono ad avvicinare maggiormente a Dio, e quindi ad una maggiore efficacia della preghiera, ad una più valida azione missionaria!
L'amore scambievole non consiste nel fatto che nessuno mai ci procuri dei dispiaceri, ma che ci sforziamo di non recare dispiaceri agli altri e ci abituiamo a perdonare subito e completamente tutto ciò che ci ferisce.
L'essenza dell'amore non consiste nel fatto che nessuno mai ci procuri dei dispiaceri, ma che ci sforziamo di non recare dispiaceri agli altri e ci abituiamo a perdonare subito e completamente tutto ciò che ci ferisce.
Preoccuparci soprattutto di riacquistare la serenità, di affidarci alla Volontà di Dio, alla Volontà dell'Immacolata, e di agire solo allora e con calma, perché non ci capiti di sbagliare.
Non desideriamo neppure eccessivamente di cambiare l'ambiente che ci circonda oppure gli atteggiamenti sia dei padri che dei fratelli e degli altri nei nostri confronti, poiché tutto quello che non dipende dalla nostra volontà è sicuramente permissione divina e Dio - e non altri - vuole che noi ne facciamo l'esperienza.
Si può, anzi si deve pregare per i superiori, aiutarli con la preghiera, affinché compiano i loro doveri tanto difficili secondo la Volontà dell'Immacolata.
Teniamo per certo che ogni divisione e malinteso non proviene dall'Immacolata, ma solo ed esclusivamente da quel serpente che sta sotto i Suoi piedi.
Ognuno, da parte propria, faccia qualsiasi sforzo per attenuare ogni disaccordo, con l'umiltà, l'amore, la pazienza e la preghiera, per approfondire sempre di più l'amore vicendevole e aiutarsi reciprocamente nel tendere verso il nostro Ideale della dilatazione del regno dell'Immacolata nelle anime.
Ognuno di voi si sforzi non tanto di cambiare l'ambiente, quanto di migliorare se stesso, di avvicinarsi personalmente all'Immacolata, sicché tutti, accostandosi a Lei, si avvicinino reciprocamente tra loro.
Le grazie divine e la protezione dell'Immacolata sono preparate per ognuno di voi nel luogo dove vi trovate.
Il problema del cibo non è forse troppo meschino per pensare generalmente ad esso? Se abbiamo l'occasione di mortificarci un poco, ringraziamo l'Immacolata che possiamo collaborare con Lei anche in questo modo.
Quanto più fedelmente ognuno di noi servirà l'Immacolata, quanto meno cercherà se stesso, la propria soddisfazione, ma si sforzerà maggiormente di piacere solo all'Immacolata, tanto prima cesserà anche la prova attuale.
È fuori di ogni minimo dubbio che l'Immacolata non ha bisogno di nessuno di noi. Non noi a Lei, ma è Lei che concede a noi una grazia, permettendoci di soffrire e lavorare per Lei. Forse ho scritto un po' duramente, ma è tutto per il tuo bene.
Lasciamoci condurre dall'Immacolata. Cerchiamo di non avere desideri, scopi, aspirazioni, progetti personali.
Sia la Provvidenza Divina a guidarci e non noi a guidare noi stessi! Prega anche per me affinché io stesso compia fedelmente ciò che consiglio agli altri.
È fuori di ogni dubbio che satana - e nessun altro - si sforza di porre ostacoli e di accaparrarsi gli strumenti per la sua azione. E sarà sempre così. Dove c'è l'Immacolata, ivi c'è pure il serpente, anche se sotto i Suoi piedi.
Pertanto, occorre pregare affinché satana non riesca ad ingannare le anime, particolarmente quelle religiose, soprattutto nella città di Lei. In questo campo opera assai di più la preghiera che i lunghi colloqui e la persuasione.
Tante anime ancora non La conoscono, non L'amano, vagano lontane da Dio, sorgente della felicità. Questa è la nostra sofferenza. Sforziamoci, con il Suo aiuto e pagando anche noi di persona, di introdurLa nei cuori.
L'obbedienza e l'umiltà schiudono le sorgenti delle grazie e assicurano lo sviluppo della vita soprannaturale. Continuiamo a confidare nell'Immacolata.
La sorgente della felicità e della pace non sta fuori, ma dentro di noi.
Sappiamo trarre profitto da ogni cosa per esercitare la nostra anima nella pazienza, nell'umiltà, nell'obbedienza, nella povertà e nelle altre virtù della vita religiosa, e le croci non saranno più tanto pesanti.
Noi proclamiamo che attraverso l'Immacolata possiamo tutto: dimostriamolo, quindi, con i fatti. Poniamo in Lei la nostra fiducia, preghiamo e andiamo avanti nella vita con tranquillità e serenità.
Gesù, venendo nel mondo, ha indicato all'umanità, con l'esempio e con la parola, la strada verso la vera santità. La sostanza di essa è amare Dio fino all'eroismo.
Il segno distintivo della santità è il compimento della Volontà Divina, contenuta soprattutto nei comandamenti di Dio e della Chiesa e nei doveri del proprio stato.
Il mezzo della santità è la continua vigilanza su se stessi, al fine di conoscere i propri difetti e sradicarli, innestare le virtù, coltivarle, svilupparle fino ai gradi più elevati.
La preghiera, con la quale l'anima si procura le grazie divine soprannaturali, indispensabili al progresso spirituale. In tutti i santi la preghiera occupa un posto di primo piano.
Ad ogni uomo Dio ha assegnato una determinata missione in questo mondo e, già mentre creava l'universo, disponeva le cause prime in modo tale che la catena ininterrotta dei loro effetti creasse le condizioni e le circostanze più favorevoli per l'attuazione di tale missione.
Ogni uomo, quindi, nasce con le capacità proporzionate alla missione a lui affidata e, per tutto il corso della sua vita, l'ambiente e le circostanze, tutto contribuisce a rendegli possibile e facile il conseguimento dello scopo. E in tale conseguimento dello scopo consiste appunto tutta la perfezione dell'uomo.
Svariate e innumerevoli sono le vie per le quali Dio conduce i santi ad un destino sublime. Sovente Egli rafforza le inclinazioni della natura con doni soprannaturali e permette e comanda di servirsi di essi, ma talvolta Egli esige il sacrificio di quelle inclinazioni della natura, qualora ciò sia necessario per una più alta formazione dell'anima.
Alcuni santi Dio li ha in certo modo accarezzati, li ha nutriti con il latte delle dolcezze spirituali, mentre altri li ha sfamati con il duro pane della sofferenza; tutto questo dipendeva dalla necessità delle singole anime e dal tipo di missione a cui un'anima era stata destinata.
Una cosa i santi avevano in comune ed era il fatto di subordinare sempre i loro doni alla grazia, quella grazia che tante volte li aveva sollevati da una prolungata svogliatezza o perfino dalla schiavitù del peccato.
Maria è la Regina del cielo e della terra, è la Mediatrice di noi tutti, attraverso le sue mani scorre sulla terra ogni grazia.
Ognuno cerchi di accostarsi a ricevere Gesù nel Santissimo Sacramento con una buona preparazione; non permetta mai alla propria anima di rimanere nel peccato, ma la purifichi immediatamente.
Colui che, con la preghiera all'Immacolata sulle labbra o nel profondo del proprio cuore, purificato dalla sofferenza e infiammato di un ardente fuoco d'amore verso Dio, spinto da questo stesso amore.
L'amore autentico si eleva al di sopra della creatura e si immerge in Dio: in Lui, per Lui e per mezzo di Lui ama tutti, buoni e cattivi, amici e nemici.
Solamente un'anima pura, infatti, è disposta a ricevere le grazie; inoltre il Sacratissimo Cuore di Gesù è la sorgente delle grazie, alla quale appunto l'Immacolata, nostra Signora e Regina, attinge e che distribuisce generosamente.
Preghiamo con fervore l'Immacolata, affinché voglia accettarci in Sua proprietà esclusiva.
Questo giorno sia il giorno della rinascita delle nostre anime, del rinnovamento dello zelo per la diffusione del regno dell'amorosissima Regina del cielo e della terra.
La Madre Divina, Regina non solo del cielo, ma anche della terra, non è forse in grado di benedirmi nel lavoro affinché io lo compia con maggior facilità più in fretta e meglio?
Con il Rosario nei cuori addolorati scende un balsamo di conforto, nelle anime disperate spunta di nuovo un raggio di speranza.
Con il Rosario i poveri, gli affaticati, coloro che sono curvi sotto il fardello delle preoccupazioni, delle tribolazioni e delle croci sentono sempre più chiaramente ed espressamente di non essere orfani.
La Milizia dell'Immacolata offre un valido aiuto per obbedire alla voce della ragione e per camminare sulla via della virtù.
Nei momenti di gioia o di tristezza, allorché i fedeli si rivolgono a Dio per pregarlo, recitano il rosario e sono molto legati ad esso.
Il rosario è una preghiera molto facile. È facile comprendere che i fanciulli, ed anche le persone semplici che non sanno leggere, possono agevolmente servirsi del rosario come di un mezzo di preghiera.
Nelle Sue apparizioni a Lourdes, nell'anno 1858, la Madre di Dio teneva la corona del rosario tra le mani e, per mezzo di Bernardetta, ce ne ha raccomandato la recita. Possiamo concludere, perciò, che la preghiera del rosario rallegra assai l'Immacolata.
La santificazione dipende dalla grazia divina.
La venerazione tributata a Maria è evidente nei disegni delle catacombe, fatti nel periodo delle prime persecuzioni della Chiesa.
La religione di Gesù Cristo è realmente questa religione dell'amore, dell'amore perfetto, e ciò è evidente nelle sante parole di Gesù Cristo.
Dio gradisce la preghiera di una persona innocente, soprattutto dei bambini.
Dalla Divina Maternità scaturiscono tutte le grazie concesse alla Santissima Vergine Maria, e la prima di tali grazie è l'Immacolata Concezione.
Avvicinarci a Lei, renderci simili a Lei, permettere che Ella prenda possesso del nostro cuore e di tutto il nostro essere, che Ella viva e operi in noi e per mezzo nostro, che Ella stessa ami Dio con il nostro cuore, che noi apparteniamo a Lei senza alcuna restrizione: ecco il nostro ideale.
Irradiare nell'ambiente, conquistare le anime a Lei, in modo tale che di fronte a Lei si aprano anche i cuori dei nostri vicini, affinché Ella estenda il proprio dominio nei cuori di tutti coloro che vivono in qualunque angolo della terra.
Nella preghiera l’uomo eleva il cuore verso il Paradiso ed entra in conversazione con il Creatore dell’universo, con la Causa prima di tutto, con Dio.
Con le nostre proprie forze, da noi soli, senza l’aiuto divino, non siamo capaci di far nulla.
Nulla avviene senza che Dio lo sappia e lo permetta; Dio, poi, non permette nulla che non debba trasformarsi in un bene maggiore.
Dio è degno di una gloria infinita. Pur essendo noi delle povere creature limitate, incapaci di rendergli la gloria che si merita, sforziamoci almeno di contribuire, per quanto possiamo, a rendergli la maggior gloria possibile.
Il valore di ogni Niepokalanów dipende unicamente ed esclusivamente dalla vita di preghiera.
L’attività più importante è in pieno svolgimento, vale a dire la preghiera.
La conversione e la santificazione di un’anima è stata, è e rimarrà sempre un’opera della grazia divina.
La grazia di Dio in noi stessi e per gli altri si ottiene con l’umile preghiera.
La preghiera è la condizione indispensabile per la rigenerazione e la vita di ogni anima.
Quando il fuoco dell’amore si accende, non può trovar posto nei limiti del cuore, ma divampa ad di fuori e incendia, divora, assorbe altri cuori.
La preghiera è un mezzo sconosciuto, e tuttavia il più efficace per ristabilire la pace nelle anime, per dare ad esse la felicità poiché serve per avvicinarle all’amore di Dio.
L’attività è buona, ma ovviamente, è di secondaria importanza e ancora meno in confronto con la vita interiore, con la vita di raccoglimento, con la vita di preghiera e con la vita del nostro personale amore verso Dio.
Per mezzo della preghiera s. Teresina è diventata, senza abbandonare le mura del proprio convento, la patrona di tutte le missioni e non titolare soltanto.
La s. Comunione è il nutrimento. Una sola s. Comunione è sufficiente per farsi santi.
Signore, vieni a me e unisciti strettamente e me sotto forma di nutrimento. Già ora il tuo Sangue scorre nel sangue mio, la Tua anima compenetra la mia anima, le dà forza e la nutre.
Non c’è miglior preparazione alla S. Comunione che offrirla tutta all’Immacolata (…). Ella preparerà il nostro cuore nel migliore dei modi e potremo essere certi di procurare a Gesù la gioia più grande, di manifestargli il più grande amore.
Dopo la santa comunione preghiamo nuovamente l’Immacolata, affinché voglia Lei stessa accogliere Gesù nella nostra anima e renderlo felice come nessuno è riuscito a fare finora.
Con un simile desiderio di partecipare alle ss. Messe, è evidente che la vita interiore prospera, nonostante il pullulare di attività esterne. L’Eucarestia è la forza dell’anima.
Tutte le grazie giungono a noi attraverso Lei, allo stesso modo con il quale Gesù è venuto in mezzo a noi attraverso Lei.
Dove tu entri, o Immacolata, ottieni la grazia della conversione e santificazione poiché ogni grazia scorre, attraverso le tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesùfino a noi.
Lasciamoci condurre sempre più perfettamente dall’Immacolata in qualunque posto e in qualsiasi modo Ella vuole collocarci, affinché adempiendo bene i nostri doveri, contribuiamo a far si che tutte le anime siano conquistate al Suo amore.
Quanto più uno è intelligente e competente nelle questioni di fede, tanto più profondamente può riflettere su tali misteri ed ha la possibilità di scoprire in essi un numero sempre maggiore di suggerimenti pratici per la propri vita.
La sola invocazione “Maria”, magari con l’anima immersa nelle tenebre, nelle aridità e perfino nella disgrazia del peccato, quale eco produce nel Suo Cuore che tanto ci ama.
Imitare Lei, avvicinarsi a Lei, offrirsi in proprietà a Lei, divenire Lei, ecco il vertice della perfezione dell’uomo. Ci dobbiamo fondere, divenire una cosa sola con Dio, attraverso l’Immacolata.
Ella sola deve istruire ciascuno di noi in ogni istante, deve condurci, trasformarci in Se stessa, di modo che non siamo più noi a vivere.
Permettiamo a Lei di operare in noi e per mezzo nostro qualunque cosa desidera ed Ella compirà sicuramente miracoli di grazia.
La volontà di Dio è davvero l’essenza della santità, dell’amore, della divinizzazione.
È così che la vita divina, la vita della Santissima Trinità, scorre dal Ss. Cuore di Gesù, attraverso il Cuore Immacolato di Maria.
Le più svariate difficoltà, tentazioni, contrarietà, qualche volta saranno in grado quasi di sopraffarci. Ma se le radici affonderanno sempre più nella terra e l'umiltà si radicherà sempre più profondamente in noi, in modo da fare sempre minore affidamento su noi stessi, allora l'Immacolata farà sì che ogni cosa sia per noi soltanto un accrescimento di meriti.
Sono indispensabili le prove e queste verranno certamente, perché l'oro dell'amore deve purificarsi nel fuoco delle afflizioni, anzi la sofferenza è l'alimento che rafforza l'amore.